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martedì 20 marzo 2012

SEDENTARIO

pubblicata da Riccardo Solari
martedì 20 marzo 2012 alle ore 9.10
·
Seduto immobile con quel che posso fare
di fatto prodigo consigli da pagare
a tutti quelli che non san come fare
a tutti quelli che vanno a lavorare

sto nell'attesa con la mia banca ho intesa
quando vi penso vi penso senza offesa
però vi giuro la cosa non mi pesa
nel fatturato pesarvi come impresa

nelle ciabatte dove c'è il sindacato
come attenuante la legge di mercato
ma guarda a caso pensavo proprio a loro
vorrei cambiare i contratti di lavoro

Nella vestaglia del mio mondo in disparte
son pronto a dirvi senz'altro si riparte
facendo i conti sullo spreed in salita
farete i muli trainando il carro vita

però attenzione non è certo finita
ora che tutta l'italia si è censita
mi metto a dirvi che la trovo arricchita
e che la crisi non era mai esistita

perche per me non è cambiato niente
infondo in fondo a fare presidente
con l'attenuante che sono miliardario
è stato quasi com essere precario

non vi avvilite guardando il calendario
fra tanti santi non so se c'è san mario
faccio il portiere del fondo monetario
e non mi muovo perche son sedentario

martedì 20 settembre 2011

UN AMORE PERDUTO


Cara Italia , mia Nazione ,
a me... il caso Ti ha assegnato
come Patria di elezione.
Io Ti ho amato da bambina:
la Bandiera mi paceva ..
Italiana mi rendeva
pure la Costituzione
ho studiato a perfezione
sono stata, sin da piccina,
sulla costa Tua divina
il Tuo sole mi scaldava ..
niente in vero mi mancava.

Là di fronte ,avevo il mare
e la spiaggia per giocare .
Grandi danni non ho fatto:
e di questo va dat' atto !

Poi un giorno maledetto
udii un rombo sul mio tetto ,
arrivò lo stormo Inglese
minaccioso sul paese....
e il panico mi prese.
niente allarme! .. e in un baleno
noi di bombe avemmo il pieno ..
sulle case,sull' ufficio ..
del papa' ...e chi fu ucciso
al lavoro ancora stava ...
mentre a casa si mangiava .

Mi ricordo quella torta....
il coltello era infilato..
ma noi,già fuori dalla porta,
che scappammo a perdifiato.

La Pineta ci protesse,
senza alcun che ci predisse
che, inver, da quel momento
il nemico accanimento ..
su Pescara si diresse ..
e la spiaggia, ormai insicura
divento' ... nella calura.

Tante mine e tante bombe
inesplose e fu ecatombe !

Sono stata ancor bambina
vittima degli sfollamenti,
senza scuola ed io piccina ,
vidi tanti patimenti :
ancor vedo quelle case
con soffitte ormai squarciate,
con pareti diroccate,
con gli interni tutti appesi,
pietre e mobili sospesi,
sulle strade sbriciolate ,
e gli interni denudati,
ormai privi di lamenti,
alla vista spiattellati,
di passanti indifferenti .

Senza soldi siam rimasti
con la tessera del pane.
Avevamo tutti tanta fame ..
nel bel mezzo dei disastri.

Per trovare un buon avello
ci recanno nel castello
dove il nonno era al riparo,
e il rifugio ci fu amaro...

Quante bombe ho, ahimè, vedute
che dal ciel sono piovute :
le ricordo troppo bene...
e ne ho le tasche piene.

Ci giravano per casa
di invasori: quella genìa
i soldati forestieri...
a cercare prigionieri
e soldati, in german ì a
destinati.
,
dalla nostra terra invasa :
braccia per lavori forzati .

Poco il cibo e la mattina
la mia mamma poverina
si vendeva il suo corredo
anche sol per comprare sego.

Lo vendeva ai contadini..
per avere da preparare
per i suoi tre bambini ...
qualche cosa da mangiare.

Siam vissuti nell' affanno
tra macerie e distruzione:
fortunata sono stata
la famiglia non toccata.
La miseria e dopo il danno
i malanni ed il magone
poi, passato qualche anno,
arrivo' Liberazione ..

CARA ITALIA,
TI HO VEDUTA... IMPOVERITA,
POI DISTRUTTA DALLE BOMBE ,
E NE FUI TERRORIZZATA.

ORA ASCOLTA LA TIRATA
CHE TI FACCIO,INDISPETTITA
UNA SVOLTA ,ADESSO, INCOMBE..

QUESTA GENTE IN PARLAMENTO
MANGIA TROPPO! E C'E' FERMENTO
CI HAN RIEMPITO DI SCONTENTO,
LO SCONFORTO E' PREMINENTE,
ED UN RISCHIO GIA' LATENTE
ORA ALBEGGIA NELLA MENTE:
CHE, ALLA FINE DELLA FIERA,
QUALCUN BRUCI LA BANDIERA.

pubblicata da Laura Picchetti
martedì 20 marzo 2012
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sabato 10 settembre 2011

SACCO ..SACCONE E SACCHETTA.....

(Traduzione in italiano in fondo)
pubblicata da Il Pasquino
sabato 10 settembre 2011
alle ore 16.23.

Int’o schermo d’’a televisione
aggio visto nu strano saccone,
ma giusto pe fa chiarezza
nu’ era chillo d’’a munnezza.

Ben vestito incravattato
tutto lindo, lucidato
parlava e chello ca nu’ fa
e chi lavora e nu’ po’ magnà.

Mò na puzza allucinante
m’arrivai seduta stante
e basito lesto m’avutaje
verso ‘o sacco d’’a munnezza
“ca fossi isso chesta brezza?
mò ho jetto...nun se sape maje”.

Ma l’addore rivoltante,
chella puzza penetrante
nu’ veneva d’’a cucina
era molto più vicina.

“Vuò verè che chella puzza
nu’ c’azzecca ca munnezza
e m’appila ‘a vocca e ‘o naso
stu’ Sacconi ca dice a caso?”

Quanno meglio e parlà ho sentette
spontaneo “sta sacchetta” me venette
e pensai int’o core subitamente
“vuo verè che chesta gente
quanno parla emana fetore,
e pe caccià st’odore
nu’ basta stutà ‘o televisore…

jammo in piazza…aizamm’ ‘a voce
nu’ avimm’ suppuntà sta croce,
e chesta puzza c’avimma liberà
simm ‘o popolo…simm’ a libertà ! “

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Traduzione al volgo:

Nello schermo del televisore
ho visto uno strano saccone,
ma giusto per fare chiarezza
non era quello della mondezza.

Ben vestito incravattato
tutto lindo, lucidato
parlava di quello che non fa
di chi lavora e non può mangiare.

Ora una puzza allucinante
mi arrivò seduta stante
e basito lesto mi girai
verso il sacco della mondezza
“che fosse lui questa brezza?
ora lo butto…non si sa mai”

Ma l’odore rivoltante,
quella puzza penetrante
non veniva dalla cucina
era molto più vicina.

“Vuoi vedere che quella puzza
non c’entra con la mondezza
e mi intasa la bocca e il naso
questo sacconi che parla a caso…?”

Quando meglio lo sentii parlare
spontaneo “sta sacchetta” mi venne
e pensai nel cuore immediatamente
“Vuoi vedere che questa gente
quando parla emana fetore
e per cacciare questo odore
non basta spegnere il televisore…

andiamo in piazza…alziamo la voce
non dobbiamo sostenere questa croce,
di questa puzza ci dobbiamo liberare
siamo il popolo…siamo la libertà !”

mercoledì 6 luglio 2011

NO TAV: LA DIRETTA DEGLI SCONTRI



Ma quali black bloc. Mi sembrava di vedere ragazzi in mezzo alla selva Lacandona in Chapas che difendevano il loro territorio.pubblicata da Madre terra fratello clandestino il giorno martedì 5 luglio 2011 alle ore 16.07
Tra le montagne di chiomonte si vedevano tanti giovani Marcos difendere la loro libertà. Una resistenza popolare contro la violenza dello Stato che attraverso i mass media capovolge e manipola la realtà. Ci sono popoli, come quelli valsusini, che ti insegnano a riflettere e a difendere con i denti la terra, preziosa per noi piccoli e insignificanti comuni mortali.

Lo Stato con la sua forza e prepotenza come si permette di violare la libertà e l'autonomia di un territorio? Il territorio è di chi l'abita e non delle forze dell'ordine che vanno solo per manganellare e poi tornare a casa. Mettere in discussione il sistema (la prepotenza della maggioranza) che schiaccia e reprime una legittima minoranza, è questo. I politici locali insieme alla popolazione hanno detto di no, ed è NO. La politica centralizzata non può far finta di nulla deve rispettare il volere di una popolazione. Una maggioranza non può schiacciare una minoranza. Val di Susa va ascoltata e non militarizzata. I piccoli territori hanno bisogno di libertà!

La battaglia nella valle è frutto di una politica centralizzata. Una dittatura bipartisan. Non si può scegliere dentro un palazzo. Né Bersani, Né Berlusconi vivono in Val di Susa. Fare la Tav significa togliere la libertà e imporre il futuro ad una popolazione che vuole decidere, sbagliare e soffrire con la propria pelle. In tutta Europa i territori hanno importanza. In Italia solo quei mille parlamentari decidono per tutti.
Quello che qualcuno chiama utopia, sogno, in Val Di Susa si pronuncia con un altra parola. Segna la lotta di questi uomini donne anziani e bambini.
Questa parola è libertà. Io non so cosa significa veramente è troppo vaga e significa troppe cose per me. Però la parola libertà è bellezza.
E' bella perchè ti fa sorridere anche solo a pronunciarla, ti mette speranza e ti restituisce serenità per affrontare le giornate. Ci sono delle persone che combattono per essa. Ci sono persone che la cercano in continuazione.

Ci sono dei popoli come quelli valsusini che impongono la libertà allo Stato da 20 anni!

E Lo Stato prova a scalfirla senza successo.

E all'improvviso uno tsunami umano di una valle riscopre la LIBERTA', il suo significato più semplice, più puro.

« Sorto all'aurora, al buon pastor la via

Addimandai di Francia. - Oltre quei monti

Sono altri monti, ei disse, ed altri ancora;

E lontano lontan Francia; mia via

Non avvi; e mille son que' monti, e tutti

Erti, nudi, tremendi, inabitati,

Se non da spirti, ed uom mortal giammai

Non li varcò. »

(Alessandro Manzoni, Adelchi)

FOTO:

http://www.facebook.com/photo.php?fbid=236161326409169&set=a.236158143076154.69231.100000459109778&type=1&theater

VIDEO:

http://www.youtube.com/watch?v=HdvwOJ9z6EU&feature=player_embedded

venerdì 1 luglio 2011

Le spalle delle donne


di Anita Fontanella
il giorno sabato 2 luglio 2011


Una donna di spalle. Bionda, capelli corti con esili mèches, quelle che ti fanno le parrucchiere sotto casa.
Parla con voce tremante, un po' sottovoce, a tratti incerta.
Sa di paura, una paura che oltrepassa lo schermo e ti si
appiccica addosso, molesta.

E' una delle operaie della MaVib di Inzago, forse una di quelle tredici "esuberanti" che verranno licenziate.
Perchè sono donne, perchè il loro stipendio è un optional, un di più, magari per mandare i figli all'università, o per pagare il mutuo della casa, o, per i più fortunati, per dieci giorni di vacanza, o per...

No! non ci credo, non è questo il vero motivo.
Saranno lasciate a casa perchè sta tornando, strisciante ma inesorabile, l'idea dell'angelo del focolare.
Dormiva lei, l'idea, ha sonnecchiato inespressa per quarant'anni o poco meno, ma sta risorgendo gloriosa come una fenice che ridispiega ali grandi e rassicuranti.

Sono sbandati i ragazzi, vero?
Stanno a casa, disoccupati e inoccupati, e piano piano si rifà strada un'altra volta il veleno della loro colpa, loro, queste Mamme assenti e impegnate a raccattare qualche spicciolo da rifilare di nascosto al bamboccione di turno.
E ci sono gli anziani, sempre più anziani, sempre meno autosufficienti: non vorrai metterli all'ospizio (basta chiamarlo "casa di riposo"!) a due/tremila euro al mese? E come te lo puoi permettere?

A casa! A casa! Padrona a casa tua, come dicono, e pensano, i leghisti...ma non solo

Quanto deve essere gratificante per il Capofamiglia tornare a casa e trovare il suo angelo sorridente (!), i figli silenziosi davanti al pc, i vecchi a dormire, la tavola pronta e la cucina profumata.
Sembrano gli anni cinquanta, quelli delle casalinghe cinguettanti e un po' oche dei vecchi Caroselli.
Sembrano, e ce la stanno mettendo tutta per farli tornare.

La donna bionda si allontana, sempre di spalle.

Pare un po' più curva, ma forse è la luce.

O forse si è accorta che non ha avuto, lei con le sue compagne, neppure la solidarietà dei colleghi. Sì, proprio quelli che si sono defilati...magari anche loro per paura.

ps: intanto passa la proposta tremontiana di aumentare l'età pensionabile per le donne.
Per chi ci arriva, alla pensione.

Ma questo è un altro discorso.

giovedì 5 maggio 2011

Tra complottismo e sano scetticismo

ore 10:19 -

In questi giorni tutti i mass media parlano, come è giusto che sia, della vicenda di Osama bin Laden e della sua morte. Personalmente, ho affrontato la vicenda con molto scetticismo: per esperienza, ho imparato che le versioni ufficiali sui fatti che contano, hanno sempre una certa percentuale di falsificazione dei fatti stessi. E infatti, anche in questo caso, dall'amministrazione Obama è uscito tutto e il contrario di tutto: Osama è morto combattendo, no era disarmato, ma è stato ucciso perchè non ha alzato le mani, no è stato catturato e poi ucciso (secondo la TV pachistana che riporta dichiarazioni di una delle figlie del capo di Al Qaeda), è stato sepolto in mare, perchè nessuno ne voleva il corpo e così via. Tutte cose che, per un motivo o per l'altro, dimostrano la falsità delle dichiarazioni ufficiali. A questo si aggiungono le foto circolate, anche se la Casa Bianca ha dichiarato più volte che non le avrebbe messe in giro. Anche se poi sono state diffuse le foto dei cadaveri di quelle che dovrebbero essere le sue guardie del corpo, e viene detto che le foto di Obama sono state fatte vedere a parlamentari della maggioranza e dell'opposizione. Quindi i cittadini del mondo dovremmo fidarsi di questa dichiarazione indiretta? Cerchiamo di essere seri.
Anche perchè ci sono dichiarazioni in senso contrario. Gira da anni la notizia di un Osama bin Laden morto nel 2002 in Francia, a causa di una insufficienza renale, e la fonte sarebbero gli stessi servizi segreti francesi. Nel 2007 Benazir Bhutto, allora premier del Pakistan, disse che il capo di Al Qaeda era stato ucciso dagli stessi pakistani, in una operazione guidata dall'allora capo dei servizi segreti pakistani. Ma lo disse perchè lo sapeva per certo o era un tentativo di screditare, davanti ad una popolazione che considera bin Laden un eroe, il vice del suo avversario politico? Ovviamente non possiamo chiederglielo, perchè è morta; e quindi la domanda resta sospesa. Inoltre non è un mistero che Al Qaeda è una organizzazione messa su dalla Cia all'inizio degli anni '80 per combattere l'esercito russo in Afghanistan. Quindi siamo sicuri che sia stato veramente ucciso? Oppure gli hanno semplicemente detto di sparire, e hanno organizzato questa incursione? Insomma, i quesiti sono tanti.
Eppure, in questo come in altri argomenti, sono quesiti non ammessi. Se uno li esplicita, se uno fa notare le evidenti contraddizioni e le evidenti falsificazioni, viene definito un "complottista". Allora dobbiamo berci qualsiasi balla venga raccontata, in maniera acritica, solo perchè le racconta un governo? O meglio, il governo americano, perchè quando le cose vengono raccontate da altri governi, lo scetticismo è ammesso. Anzi, in alcuni casi (Siria ed Iran, per esempio; cioè guarda caso due Stati che da tempo sono nel mirino degli Usa e di Israele) la versione governativa è considerata falsa a priori, sui giornali. Ora, se questo viene fatto dal signor Mario Rossi, è anche normale. Se invece avviene sui giornali, è sbagliato, perchè l'atteggiamento deve esere lo stesso: scetticismo su tutta la linea, unita alla completezza di informazioni. E senza beccarsi accuse di complottismo.

di Antonio Rispoli


domenica 13 febbraio 2011

SE NON ORA QUANDO.....

SEGUI LA DIRETTA TELEVISIVA QUI:
http://www.cgil.it/tv/#


Domenica 13 Febbraio 2011 - 09:37

ROMA - Sta per invadere più di 230 piazze d'Italia e una trentina in tutto il mondo mondo la manifestazione "Se non ora, quando?", organizzata senza colore politico per chiedere rispetto della dignità delle donne italiane. Nel manifesto del movimento si legge che "In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica...Questa ricca e varia esperienza di vita è cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità. E ciò non è più tollerabile".

A dare il segnale di inizio sarà alle 14 dal palco di piazza del Popolo a Roma, l'attrice Isabella Ragonese, che lancerà il flash mob in cui la piazza urlerà lo slogan "Se non ora quando?" al quale risponderanno con un "Adesso!" i manifestanti sulla terrazza del Pincio. Subito dopo, gli altoparlanti trasmetteranno una canzone di Patti Smith, mentre dalla terrazza del Pincio sara' srotolato uno striscione che recita uno degli slogan della manifestazione: "Vogliamo un paese che rispetti le donne, tutte".

A questo punto la manifestazione entrerà nel vivo con gli interventi, che si annunciano numerosi, di volti noti come la regista Cristina Comencini, la deputata finiana Giulia Bongiorno (neomamma e non si esclude che portera' il figlioletto in piazza), la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso, la presidente della Regione Umbria Katiuscia Marini, le attrici Lunetta Savino e Angela Finocchiaro (che condurra' l'evento insieme alla Ragonese).

Interverrà anche la poetessa Patrizia Cavalli - tra le voci più significative della poesia italiana - che leggera' alcuni suoi versi dedicati all'Italia, anzi, a "La patria", che e' il titolo del suo ultimo libro, non ancora in libreria: "Certo, sarebbe un gran vantaggio poterla immaginare, tutta intera, dai tratti femminili, dato il nome". Ma alla manifestazione - che come e' stato sottolineato nei giorni scorsi e' un'iniziativa trasversale, non fatta per giudicare altre donne, contro altre donne, o per dividere le donne in buone e cattive - non ci saranno solo le politiche, le amministratrici, le sindacaliste, le attrici, le registe, le giornaliste, le docenti universitarie, le scrittrici, le femministe, rappresentanti delle prostitute e degli omosessuali.

Tra gli altri 230 appuntamenti di domani in tutta Italia, si segnala per singolarita' quello milanese, dove, in Piazza Castello, sarà teso un grosso filo da bucato cui tutte le donne potranno appendere pensieri, storie, poesie e immagini, "non solo per dire che un'altra storia italiana è possibile ma anche per provare a indicare una strada differente - fanno sapere le organizzatrici in una nota - e attraverso una provocazione e usando materiali che abbiano la capacità di creare legami e collegamenti, o di delimitare zone di confine, ci collocheremo spazialmente nella piazza in due gruppi". Il primo proprio accanto al grosso filo da bucato. Il secondo delimiterà una zona con del nastro da cantiere per rappresentare simbolicamente un confine.

A Roma la mobilitazione sarà seguita in diretta dalla trasmissione “in 1/2″ di Lucia Annunziata su Rai Tre, Repubblica Tv e Radio Popolare.